Che cos’è il digiuno terapeutico?
Il digiuno terapeutico è una pratica conosciuta sin dall’antichità, utilizzata per il recupero della forza e della salute, diffusa in tutto il regno animale e vegetale. È lo strumento più potente che la natura ci mette a disposizione per ristabilire la salute.
Bisogna però utilizzarlo nel modo giusto e sotto la supervisione di un esperto.Brevi digiuni possono essere fatti in autonomia in caso di febbre, indigestione, forte stress e leggera intossicazione.
Si parla di digiuno quando c’è astensione totale da qualunque tipo di cibo e si consuma soltanto acqua.
In questo stato, l’organismo concentra tutte le sue energie nel ripristino delle strutture danneggiate attraverso l’eliminazione dei tessuti malati e delle tossine (autolisi).
Digiunare non equivale a morire di fame!
È vero che durante il digiuno si mette a riposo l’apparato digerente ma l’organismo continua comunque a nutrirsi attingendo progressivamente alle proprie riserve, utilizzando prima quelle meno importanti (grasso, tessuti morbosi, etc.) e quelle essenziali (muscoli, sangue, organi, cervello) solo in caso di inedia.
Al termine di un digiuno ben condotto si assiste ad un aumento netto della vitalità, della lucidità mentale e delle capacità metaboliche ed assimilative.
Citiamo le fonti
Autorità in materia di digiuno fu il vegetariano Herbert Shelton, fisiologo, igienista, scrittore e ricercatore, nato in America alla fine dell’Ottocento. Shelton è stato uno dei padri fondatori della corrente naturopatica chiamata Igienismo, o Igiene Naturale. Egli dedicò la sua vita alla ricerca di una medicina senza farmaci totalmente naturale, basata esclusivamente sulla capacità di ogni organismo di regolarsi, rigenerarsi e guarire in autonomia.
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